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“Santa Bibiana, quaranta giorni e una settimana.”


È un proverbio meteorologico presente in molte parti d’Italia, e la credenza popolare, afferma che, il clima del giorno di Santa Bibiana, 2 dicembre, lo farà per 40 giorni e una settimana. E oggi 2 dicembre, Santa Bibiana, la giornata è stata stupenda, senza nebbia, in assenza di vento, sole splendente e visibilità quasi illimitata, la temperatura rilevata sul giro in bici compresa tra 4 ed i 9 °C.
Il pensiero di un bel giro lungo mi ha sfiorato ma tenuto conto della mia attuale carenza di forma, ho preferito non esagerare, se il proverbio ha ragione si prospettano altri  46 giorni di bel tempo e quindi, la possibilità di replicare altri giri di questo tipo.
Partenza poco dopo le 11, come già ho detto 4°C, asfalto asciutto, e l’unica strada ciclabile che esce da Casal Cermelli, purtroppo rimane sempre la SP181 in direzione Castellazzo , tutte le altre sono da evitare.
Avvio la registrazione della corsa e parto, ma dopo pochi km mi accorgo che Garmin non segnala la cadenza, il battito cardiaco, e nemmeno la direzione, unico parametro visibile è la velocità. Mi fermo eseguo un reset dello strumento e quasi tutto riprende a funzionare, solo la cadenza non va a causa della batteria del sensore scarica.
Riparto per questa corsa di fine Autunno, che non ha una meta precisa, e proseguo per questo lungo falsopiano a salire che si inasprisce solo sullo strappo di Viarigi, dove lasciando la provinciale, lascio guidare dalle indicazioni per la Torre dei Segnali, che per pigrizia e un po’ di fretta non raggiungo, accontentandomi di vederla da lontano.
La Torre dei Segnali o delle vedette, è il simbolo del paese di Viarigi e compare nello stemma del Comune. Un tempo era affiancata dal castello distrutto nel 1316 dagli alessandrini, in  una contesa con il Marchese del Monferrato. Essa fa parte in origine di una catena di posti di avvistamento e segnalazione, tra Viarigi, Montemagno e S. Salvatore Monferrato. Con quest'ultima, si comunicava a mezzo di fuochi, fumate e specchi.
Proseguo e finita la discesa, dirigo su Altavilla , seguita dallo strappo della Fugazza,l’ultima blanda asperità sulla strada di oggi, poi è falsopiano a scendere fino all’arrivo a Casal Cermelli. 
Strade a tratti malandate ma in alcuni tratti devo un ringraziamento alle pose della fibra ottica, che presentano dei ripristini in asfalto di eccellente fattura, permettendo una corsa rilassante senza sobbalzi e in assoluto relax.
Anche oggi, i soliti indisciplinati in auto che, svoltando senza indicare la direzione, tagliano la strada all’improvviso, hanno dato un lieve brivido alla corsa, che per fortuna si è conclusa senza problemi.
A questo riguardo il mio pensiero va ad un caro amico, ex compagno di scuola e di lavoro che con la sua bici ha girato il mondo, e qualche giorno fa, in un giro in bicicletta qui dalle mie parti, è stato tamponato da un’auto -guidata da un ultra ottantenne- che gli ha provocato fratture e contusioni.
Il mio augurio per lui è quello di una pronta guarigione. 
Purtroppo, è il rischio che corriamo noi ciclisti solitari, meno visibili di chi abitualmente va in gruppo, e quindi più soggetti ad incidenti di questo tipo.
SEMPREINSELLA!


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